Ciao!
Oggi vediamo nel dettaglio la mandibola e le sue correlazioni laringee!
Abbiamo già visto quanto l'apertura della bocca sia importante nel canto e ci siamo soffermati sull'aspetto dell'apertura orofaringea; oggi invece la analizziamo dal punto di vista muscolare.
Se la mandibola è troppo rigida durante il canto, non potremo riuscire a cantare bene poichè genereremo un effetto a catena di contrazione tramite i muscoli intrinseci alla laringe avendo in contrazione tutti i muscoli che le si collegano direttamente ed indirettamente fino ad arrivare alla contrazione della lingua che abbiamo visto nel post precedente, collegandosi all'osso ioide arriva a fare da "ancora" alla laringe, limitandone la sua libertà.
Un esercizio che ci è utile per scogliere la mandibola è " l'humming" o per dirla in italiano il masticamento ( o mastichio biascicante per inventarsi un termine nel mio stile! :-) )
L'esercizio è apparentemente semplice : basta emettere un vocalizzo , mentre si compie l'atto di masticare come fanno le mucche quindi ruotando leggermente la mandibola da sx a dx e viceversa anzichè aprendola e chiedendola in verticale.
Come penso ormai sia palese, tutti gli esercizi servono a rilassare i singoli distretti corporei uno ad uno, e quindi, liberare completamente il corpo dalle proprie tensioni.
Da qui è chiaro perchè ho iniziato questo corso dal rilassamento; infatti possiamo pensare allo studio del canto a due linee di lavoro sul rilassamento: una parte dal rilassamento globale del corpo tramite un rilassamento emotivo e l'altra parte tramite gli esercizi sui distretti corporei ( mandibola, lingua etc) per congiungersi e aiutare il rilssamento totale.
Ultima considerazione: Se guardiamo l'immagine della mandibola ed il suo movimento , è chiamra l'analogia con la cartilagine tiroidea!
Sarà un caso o c' è lo zampino degli alieni? Mistero ( pronunciato con la voce di Enrico Ruggeri!) :-)
Buon Lavoro, Buona Musica, BUONA VITA!
lunedì 23 novembre 2015
lunedì 16 novembre 2015
Corso Di canto Moderno - La laringe 2
Ciao!
In questo post continuiamo a parlare di LAringe soffermandoci sulla correlazione con lingua e osso ioide.
Abbiamo visto come alcuni muscoli determinano le variazioni della posizione della laringe, quello che dobbiamo capire e definire è che abbiamo due tipi di muscoli che intervengono durante la fase canora:
In questo post continuiamo a parlare di LAringe soffermandoci sulla correlazione con lingua e osso ioide.
Abbiamo visto come alcuni muscoli determinano le variazioni della posizione della laringe, quello che dobbiamo capire e definire è che abbiamo due tipi di muscoli che intervengono durante la fase canora:
- Muscoli Intrinseci, ovvero i muscoli piccoli che determinano una microregolazione delle parti anatomiche proprie della laringe e della tensione delle corde vocali.
- Muscoli estrinseci, Grandi catene muscolari che fanno un grosso lavoro per permettere ai muscoli intrinseci di compiere il loro lavoro minuzioso
I muscoli addominali ad esempio vengono utilizzati proprio con questo scopo, in maniera che i piccoli intrinseci si occupino del loro lavoro facendo sì che non vi siano tensioni muscolari all'altezza del collo.
Per quanto riguarda la correlazione tra lingua e osso ioide, c'è da sottolineare che i muscoli della lingua sono collegati all'osso ioide e che esso a sua volta e collegato a dei muscoli che si collegano allo sterno .
Questo ci fa capire perchè se noi abbiamo la lingua contratta e i muscoli del collo tesi, stiamo bloccando i movimenti della laringe.
Come al solito non mi addentro eccessivamente nelle definizioni o ai nomi dei principali muscoli, poichè non lo vedo fondamentale per il lavoro di studio, in quando non siamo a valutare il tutto dal punto di vista foniatrico; ovviamente chi è interessato ad approfondire lo può fare!
UN esempio che faccio per correlare il rapporto dei muscoli i. ed e. è quello con Il trasloco:
Se devo fare un trasloco chiamerò un mio amico Muscoloso come Mastro Lindo e non Pippo Franco!!! :-)
Allo stesso modo se utilizzo i muscoli intrinseci per fare il lavoro degli estrinseci, sono un "bischero" come si dice a Firenze o, per dirla in maniera più fine, non sono molto oculato!
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA!
lunedì 9 novembre 2015
Corso Di canto Moderno - La laringe 1
Ciao!
Oggi inizieremo ad addentrarci nella fisiologia della voce cercando di conoscere meglio la laringe, sede del suono vocale.
La cosa interessante è che la laringe nasce con lo scopo di diga tra i polmoni e il resto del corpo servendoci quando facciamo sforzi o atti fisici come il parto, il sollevamento di grossi pesi etc.
Ma ovviamente a noi interessa il suo utilizzo a livello canoro.
In questa prima parte ci focalizzeremo sulla cartilagine tiroide e le due aritenoidee
La tiroide è la parte frontale dove si congiungono le corde vocali, e che, sopratutto nel maschio, possiamo vedere nel cosidetto pomo d'adamo.
Quando abbiamo parlato di sbadiglio abbiamo visto come l'abbassamento della laringe, collegato proprio al movimento della tiroide e che ha una forma di elmo, determina una variazione del colore del suono e la possibilità di emettere delle note che altrimenti non riusciremmo a cantare se non con un grande sforzo in una posizione non corretta.
Le cartilagini aritenoidee, invece sono poste posteriormente e si congiungono ognuna ad una plica vocale; esse hanno una forma di due cursoi che compiono diversi movimenti differenti e che determinano delle variazioni della posizione delle corde tra di esse.
Nella figura vediamo le posizioni di:
Come possiamo vedere lo spazio glottideo tra le cv cambia notevolmente tra la respirazione e l'emissione del suono.
In quest'altra immagine invece vediamo nello specifico i movimenti che le c. aritenoidi compiono e che sono:
a) Intrarotazione, quando ruotano verso l'interno
b) Extrarotazione, quando ruotano verso l'interno
c) Adduzione, quando si avvicinano congiungendosi
Ovviamente questi movimenti avvengono tramite l'utilizzo di muscoli specifici che non citerò poichè non mi interessa addentrarmi eccessivamente in un ambito di competenza foniatrica, ma dare la giusta importanza a ciò che avviene a livello fisico.
il movimento delle aritenoidi si associa al sorriso e ai movimenti che abbiamo visto quando parliamo di suono in maschera.
BUon Lavoro, buona Musica, BUONA VITA!
( fonte "A.Bottero - La rieducazione della voce attraverso la ginnastica respiratoria")
Oggi inizieremo ad addentrarci nella fisiologia della voce cercando di conoscere meglio la laringe, sede del suono vocale.
La cosa interessante è che la laringe nasce con lo scopo di diga tra i polmoni e il resto del corpo servendoci quando facciamo sforzi o atti fisici come il parto, il sollevamento di grossi pesi etc.
Ma ovviamente a noi interessa il suo utilizzo a livello canoro.
In questa prima parte ci focalizzeremo sulla cartilagine tiroide e le due aritenoidee
La tiroide è la parte frontale dove si congiungono le corde vocali, e che, sopratutto nel maschio, possiamo vedere nel cosidetto pomo d'adamo.
Quando abbiamo parlato di sbadiglio abbiamo visto come l'abbassamento della laringe, collegato proprio al movimento della tiroide e che ha una forma di elmo, determina una variazione del colore del suono e la possibilità di emettere delle note che altrimenti non riusciremmo a cantare se non con un grande sforzo in una posizione non corretta.
Le cartilagini aritenoidee, invece sono poste posteriormente e si congiungono ognuna ad una plica vocale; esse hanno una forma di due cursoi che compiono diversi movimenti differenti e che determinano delle variazioni della posizione delle corde tra di esse.
Nella figura vediamo le posizioni di:
- a) espirazione,
- b) inspirazione,
- c) grido,
- d) fonazione.
Come possiamo vedere lo spazio glottideo tra le cv cambia notevolmente tra la respirazione e l'emissione del suono.
In quest'altra immagine invece vediamo nello specifico i movimenti che le c. aritenoidi compiono e che sono:
a) Intrarotazione, quando ruotano verso l'interno
b) Extrarotazione, quando ruotano verso l'interno
c) Adduzione, quando si avvicinano congiungendosi
Ovviamente questi movimenti avvengono tramite l'utilizzo di muscoli specifici che non citerò poichè non mi interessa addentrarmi eccessivamente in un ambito di competenza foniatrica, ma dare la giusta importanza a ciò che avviene a livello fisico.
il movimento delle aritenoidi si associa al sorriso e ai movimenti che abbiamo visto quando parliamo di suono in maschera.
BUon Lavoro, buona Musica, BUONA VITA!
( fonte "A.Bottero - La rieducazione della voce attraverso la ginnastica respiratoria")
lunedì 2 novembre 2015
Corso Di Canto Moderno - I colori della voce
Ciao!
In questo post ti voglio parlare dei colori vocali.
Abbiamo visto, durante quasto percorso di canto, vari esercizi che ci avvicinano alla meta per diventare dei cantanti di livello, ma a questo punto a mio avviso è importante avere in mente una cosa: la nostra voce può essere molto duttile e ci permette di poter cantare più generi musicali con qualità vocali differenti.
Spesso si tende ad avere una impostazione vocale troppo rigida che rischia di limitarci , anzichè una propria " tavolozza di colori vocali" che ci può rendere dei veri e propri pittori del suono.
Anche nel canto possiamo utilizzare alcune definizioni che vengono usate da attori e doppiatori che sanno benissimo che per un uso professionale e per avere una comunicazione efficace, hanno bisogno di modulare la voce in base al sentimento che vogliono esprimere.
Vediamo delle brevi definizioni dei colori della voCe nel parlato tratte dal libro "La tua voce può cambiare la tua vita" di Ciro Imparato:
Per ottenere qualità vocali differenti dovremo imparare a miscelare a questi col0ri sopradescritti, gli elementi che abbiamo visto finora
quali:
In questo post ti voglio parlare dei colori vocali.
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| Immagine tratta dal sito www.vitaesalute.net |
Abbiamo visto, durante quasto percorso di canto, vari esercizi che ci avvicinano alla meta per diventare dei cantanti di livello, ma a questo punto a mio avviso è importante avere in mente una cosa: la nostra voce può essere molto duttile e ci permette di poter cantare più generi musicali con qualità vocali differenti.
Spesso si tende ad avere una impostazione vocale troppo rigida che rischia di limitarci , anzichè una propria " tavolozza di colori vocali" che ci può rendere dei veri e propri pittori del suono.
Anche nel canto possiamo utilizzare alcune definizioni che vengono usate da attori e doppiatori che sanno benissimo che per un uso professionale e per avere una comunicazione efficace, hanno bisogno di modulare la voce in base al sentimento che vogliono esprimere.
Vediamo delle brevi definizioni dei colori della voCe nel parlato tratte dal libro "La tua voce può cambiare la tua vita" di Ciro Imparato:
- voce gialla, caratterizzata innanzitutto da un grande sorriso, costante e sincero. È la voce degli speaker radiofonici: simpatici, sorridenti, cordiali e sempre ben disposti verso tutti.
- voce verde. : La voce verde è la voce di quella persona innocua, di chi porge l’altra guancia, di chi non impone la sua personalità ma anzi lascia che sia l’altro a scegliere.
- voce blu La voce blu deve portare l’ascoltatore a pensare che le cose che stiamo dicendo siano come scolpite nella roccia: dirette, sicure, affidabili e incontrovertibili
- voce rossa, quella della spontan3ità, dell’emotività e del calore umano.
- voce grigia è quella della noia e dell’apatia; la voce che si ascolta, purtroppo, in molti ambienti pubblici o tra gli operatori telefonici; è facilmente riconoscibile perché scialba, piatta e inespressiva.
- voce nera invece, è quella della rabbia e dell’ostilità. È la voce che si crea quando discutete, anziché, dialogare. I suoi effetti sono davvero dannosi per chi l’ascolta.
Per ottenere qualità vocali differenti dovremo imparare a miscelare a questi col0ri sopradescritti, gli elementi che abbiamo visto finora
quali:
- Utilizzo del palato molle, con conseguente suono indietro e avanti
- Posizione della laringe, alta bassa etc
- Dinamica ed intensità
- Utilizzo degli atti respiratori modificati (starnuto etc.)
lunedì 19 ottobre 2015
Corso Di Canto Moderno - Il passaggio di registro
Ciao!
In questo post parliamo del passaggio di registro.
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una posizione in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile passa ud una diversa che ci consente
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive: abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile, passa ud una diversa che ci consente di emettere note acute con minor potenza
Se usiamo due paragoni che ci permettono di focalizzare meglio l'attenzione su ciò che avviene alla nostra voce, ci sarà più chiaro lavorare efficacemente per raggiungere il nostro obiettivo.
L'elastico; l'elastico tende il suo corpo aumentando la tensione parimenti alle nostre corde vocali man mano che saliamo verso note più acute.
La cruna di un ago; man mano che saliamo, la tensione delle corde v. determina una riduzione di spazio tra di esse (glottide) e conseguentemente, il passaggio di aria dovrà ridursi per far uscire la nota acuta.
Parimenti a ciò che può avvenire se cerchiamo di mettere un filo grosso all'interno della cruna dell'ago, la nostra voce cambierà in base alla quantità di aria che vogliamo far passare tra le nostre c.v.
Quindi quando cantiamo, noi possiamo avere tre opzioni sbagliate:
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA! :-)
In questo post parliamo del passaggio di registro.
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una posizione in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile passa ud una diversa che ci consente
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive: abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile, passa ud una diversa che ci consente di emettere note acute con minor potenza
Se usiamo due paragoni che ci permettono di focalizzare meglio l'attenzione su ciò che avviene alla nostra voce, ci sarà più chiaro lavorare efficacemente per raggiungere il nostro obiettivo.
L'elastico; l'elastico tende il suo corpo aumentando la tensione parimenti alle nostre corde vocali man mano che saliamo verso note più acute.
La cruna di un ago; man mano che saliamo, la tensione delle corde v. determina una riduzione di spazio tra di esse (glottide) e conseguentemente, il passaggio di aria dovrà ridursi per far uscire la nota acuta.
Parimenti a ciò che può avvenire se cerchiamo di mettere un filo grosso all'interno della cruna dell'ago, la nostra voce cambierà in base alla quantità di aria che vogliamo far passare tra le nostre c.v.
Quindi quando cantiamo, noi possiamo avere tre opzioni sbagliate:
- Rottura: La voce si rompe ad un certo punto e non riuscendo più a salire ci dovremo fermare;
- Falsettata: La voce determina un cambio per salvaguardarsi e va in un falsetto arioso utilizzando le corde false;
- Urlata: La voce diventa urlata, riusciamo a cantare altre note ma sentiamo un grande sforzo che ci fa perdere la voce; ne determina un abbassamento tonale sul parlato e alla lunga ci provocherà disfonie e danni vocali che ci potrebbero costringere a non cantare mai più.
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA! :-)
lunedì 12 ottobre 2015
Corso di canto moderno - La "Maschera"
Ciao!
In questo post parleremo di "maschera".
Per maschera, intendiamo una localizzazione del suono nella parte che comprende naso, zigomi, seni paranasali e labbro superiore, ovvero quella zona che viene coperta da una maschera di carnevale.
Quando pensiamo ad un suono in maschera dobbiamo immaginare il sorriso: questo sorriso fa sì che il labbro superiore si alzi scoprendo i denti incisivi, gli zigomi si alzano e le narici si dilatano.
Inoltre se facciamo l'atto corretto per il canto, dovremo avere un ulteriore movimento quello delle orecchie, infatti esse si alzeranno leggermente.
Il suono in maschera determina delle risonanze che si percepiscono con delle vibrazioni a livello dei denti e del naso.
L'apertura della bocca in senso orizzontale ( sorriso ) determina delle variazioni a livello delle corde vocali che ci permette di emettere note più acute.
Quindi ricordiamoci della maschera anche prima di carnevale ed emettiamo note come se piovesse! :-D
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!
In questo post parleremo di "maschera".
Per maschera, intendiamo una localizzazione del suono nella parte che comprende naso, zigomi, seni paranasali e labbro superiore, ovvero quella zona che viene coperta da una maschera di carnevale.
Quando pensiamo ad un suono in maschera dobbiamo immaginare il sorriso: questo sorriso fa sì che il labbro superiore si alzi scoprendo i denti incisivi, gli zigomi si alzano e le narici si dilatano.
Inoltre se facciamo l'atto corretto per il canto, dovremo avere un ulteriore movimento quello delle orecchie, infatti esse si alzeranno leggermente.
Il suono in maschera determina delle risonanze che si percepiscono con delle vibrazioni a livello dei denti e del naso.
L'apertura della bocca in senso orizzontale ( sorriso ) determina delle variazioni a livello delle corde vocali che ci permette di emettere note più acute.
Quindi ricordiamoci della maschera anche prima di carnevale ed emettiamo note come se piovesse! :-D
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!
lunedì 5 ottobre 2015
Corso di Canto Moderno - Lo sbadiglio
Ciao!
Dopo aver visto l'apertura orofaringea nel post precedente, vediamo adesso ciò su cui bisogna focalizzare l'attenzione per ottenerla.
Grande importanza ricade sicuramente sullo sbadiglio.
Guarda il video Canta anche Tu! Lo sbadiglio
Lo sbadiglio, quando effettuato normalmente, genera all'interno della nostra bocca dei cambiamenti ben precisi, alcuni sono fondamentali per il canto ed altri invece sono deleteri per esso, quindi sta a noi imparare a conoscere questi cambiamenti e lavorare sull'utilizzo esclusivo di quelli che ci sono utili.
Vediamo nello specifico ciò che avviene durante lo sbadiglio:
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!!!
Dopo aver visto l'apertura orofaringea nel post precedente, vediamo adesso ciò su cui bisogna focalizzare l'attenzione per ottenerla.
Grande importanza ricade sicuramente sullo sbadiglio.
Guarda il video Canta anche Tu! Lo sbadiglio
Lo sbadiglio, quando effettuato normalmente, genera all'interno della nostra bocca dei cambiamenti ben precisi, alcuni sono fondamentali per il canto ed altri invece sono deleteri per esso, quindi sta a noi imparare a conoscere questi cambiamenti e lavorare sull'utilizzo esclusivo di quelli che ci sono utili.
Vediamo nello specifico ciò che avviene durante lo sbadiglio:
- il palato molle si alza
- la laringe si abbassa arrivando a schiacciarsi
- la lingua si abbassa e si retrae
- la mandibola si abbassa aprendo la bocca esternamente
- la laringe si schiaccia; in questo caso questo schiacciamento genererà un suono definito intubato e che ricorda la voce di yoghy il simpatico orso dei cartoni animati! :-)
- la lingua si retrae; questo occlude il passaggio dell'aria creandoci sforzo nel cantare.
- apertura del palato molle; questa apertura ci migliora la qualità del suono arricchendo la nostra voce di armonici e aumentando la nostra cavità orofaringea
- abbassamento della laringe senza schiacciamento; questo ci regala un suono più scuro e ci permette il passaggio alle note più acute
- abbassamento della lingua senza retrazione; quando la lingua si abbassa, la nostra cavità orofaringea aumenta e essa stessa, essendo collegata alla laringe, determina l'abbassamento della laringe.
- abbassamento della mandibola che aumenta la nostra apertura esterna aiutandoci ad aumentare il volume della nostra voce.
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!!!
lunedì 27 luglio 2015
Corso di Canto Moderno - Apertura orofaringea
Ciao!
In questo post ti parlo di apertura orofaringea.
Guarda il video Canta anche tu! l'apertura orofaringea
Per apertura orofaringea intendo lo spazio che possiamo avere all' interno della nostra bocca e che è fondamentale per aumentare il volume del nostro suono oltre ad arricchirlo e renderlo più bello.
Se vai già a lezione ti sarà stato detto di aprire la bocca quando canti sopratutto via via che le note diventano più acute, tuttavia se apri solo la bocca esternamente, quindi abbassando la mandibola, non potrai avere un grande giovamento e non otterrai risultati.
Questo perchè non hai modificato l'apertura orofaringea.
Per ampliarla dovrai modificare la posizione di alcuni distretti antomici all' interno della nostra bocca e che sono la lingua ed il palato molle
In questo schema bello "verace" ti faccio 4 esempi che possono avvenire e che determinano delle variazioni importanti sia nell'aumento del volume, della ricchezza del suono e dell'ostruzione dell'aria
Questo schema è molto stilizzato per farti comprendere lo spazio orofaringeo e non corrisponde anatomicamente alla nostra bocca. Questo ti deve essere di aiuto per farti associare un immagine a quello che deve avvenire dentro di te e cercando di esserti utile nel percorso di lavoro.
Ti saluto augurandoti, come sempre, buon lavoro, buona musica, ma sopratutto BUONA VITA!
P.s. Buone vacanze nel caso tu ci vada e buon caldo se rimani in città ;-)
In questo post ti parlo di apertura orofaringea.
Guarda il video Canta anche tu! l'apertura orofaringea
Per apertura orofaringea intendo lo spazio che possiamo avere all' interno della nostra bocca e che è fondamentale per aumentare il volume del nostro suono oltre ad arricchirlo e renderlo più bello.
Se vai già a lezione ti sarà stato detto di aprire la bocca quando canti sopratutto via via che le note diventano più acute, tuttavia se apri solo la bocca esternamente, quindi abbassando la mandibola, non potrai avere un grande giovamento e non otterrai risultati.
Questo perchè non hai modificato l'apertura orofaringea.
Per ampliarla dovrai modificare la posizione di alcuni distretti antomici all' interno della nostra bocca e che sono la lingua ed il palato molle
In questo schema bello "verace" ti faccio 4 esempi che possono avvenire e che determinano delle variazioni importanti sia nell'aumento del volume, della ricchezza del suono e dell'ostruzione dell'aria
Questo schema è molto stilizzato per farti comprendere lo spazio orofaringeo e non corrisponde anatomicamente alla nostra bocca. Questo ti deve essere di aiuto per farti associare un immagine a quello che deve avvenire dentro di te e cercando di esserti utile nel percorso di lavoro.
- Opzione 1; Nel primo esempio, vediamo uno spazio molto ridotto a causa del posizionamento basso del palato molle, alto della lingua e ad una bocca chiusa anche esternamente; in questo caso l'aria ed il suono non possono arricchirsi degli armonici che determinano un suono più bello, non hanno spazio per aumentare il volume ed in pià l'aria trova un ostacolo che oltre a non farci arrivare a note più acute, ci genererà sforzi notevoli a carico delle corde vocali!
- Opzione 2; in questo caso apriamo la bocca ma senza alzare il p.m. e abbassare la lingua, così facendo non otteniamo grandi risultati ed il suono uscirà sempre non bello.
- Opzione 3; iniziamo a trovare lo spazio interno ma senza associarlo a quello esterno quindi il volume dovrà essere ridotto. Questo esempio è quello che avviene quando ci esercitiamo nel cosidetto "humming" o "suono muto" che appunto viene effettuato con la bocca chiusa. Parleremo successivamente di questo esercizio nei prossimi post.
- Opzione 4; GOOOL!!! Se riesci a fare tutto questo, puoi esultare come dopo il rigore vincente ai mondiali del 2006! :-) In questo caso il suono si arricchisce grazie al palato molle alzato, la lingua e abbassata e la bocca correttamente aperta esternamente, il suono può essere arricchito e aumentato al massimo delle proprie possibilità.
Ti saluto augurandoti, come sempre, buon lavoro, buona musica, ma sopratutto BUONA VITA!
P.s. Buone vacanze nel caso tu ci vada e buon caldo se rimani in città ;-)
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Ubicazione:
Firenze, Italia
domenica 7 giugno 2015
Corso di Canto Moderno - L'attacco del suono
Ciao!
Oggi ti parlo dell'attacco del suono.
guarda il video Canta anche tu! l'attacco del suono
Quando emettiamo una nota, qualsiasi essa sia, è importante che questa sia iniziata bene.
Per farti capire di cosa parlo è necessario "vedere" le corde vocali.
Oggi ti parlo dell'attacco del suono.
guarda il video Canta anche tu! l'attacco del suono
Quando emettiamo una nota, qualsiasi essa sia, è importante che questa sia iniziata bene.
Per farti capire di cosa parlo è necessario "vedere" le corde vocali.
Concentrati principalmente sulle due figure a destra.
Nella figura in alto le corde vocali ( sarebbe meglio chiamarle pliche vocali ) sono divaricate per consentire il passaggio d'aria della respirazione.
Lo spazio che c'è tra le corde vocali viene definito glottide.
Nella figura in basso, invece, le corde vocali sono addotte ovvero avvicinate per potere cantare ( fonazione ).
Questo è quello che avviene quando noi "attacchiamo" un suono.
Se quando compiamo il movimento di adduzione lo facciamo con troppa irruenza, le corde sbatteranno tra loro con troppa forza e le due estremità, alla lunga si danneggeranno provocandoci delle problematiche non indifferenti!
L'attacco del suono può essere diviso in quattro modi, due corretti e due scorretti:
- Arioso ( scorretto ); le corde vocali non sono ben addotte ed il passaggio d'aria è eccessivo; ciò comporta un fastidio alle corde vocali che ci genererà fastidio ( esempio pronunciare una vocale con l'acca davanti )
- Morbido ( corretto ); le corde sono addotte in maniera corretta con una velocità di adduzione lenta ciò determina un suono più tondo e "gentile"
- Duro ( corretto ); l'attacco è più deciso poiché l'adduzione avviene più rapidamente.
- Eccessivo ( scorretto); l'attacco avviene con troppa irruenza facendo sbattere le corde tra loro; se le corde mantengono una posizione sbagliata di eccessiva chiusura, le corde non vibreranno per una fonazione corretta; ciò determinerà l'effetto tappo: La pressione dell'aria contro le corde vocali darà un grosso stress alle corde stesse che riceveranno più aria di quella che può passare attraverso lo spazio tra di esse. In questo caso, avviene il fenomeno che porta alla perdita di voce del giorno dopo.
Capisci perchè è importantissimo l'attacco del suono? Se ogni volta che canti fai passare troppa aria o crei troppa pressione sulle corde vocali perchè le corde non sono addotte correttamente, le stressi costantemente!
Questo, oltre a non farti cantare bene, ti costringerà ad avere bisogno di un logopedista!
Ciò avviene spesso ai cantanti che fanno pianobar e che pur avendo buone predisposizioni di intonazione, cantano senza aver mai studiato con un maestro e senza sapere come funzioni lo strumento voce o agli insegnanti che cercano di aumentare il loro volume di voce per farsi sentire in classi con tanti studenti o studenti indisciplinati.
.
Cantare scorrettamente per diverse ore e per tanto tempo, alla lunga porta disfonie e problemi anche maggiori!
Bene, ora vediamo un esercizio che devi fare per trovare il corretto attacco del suono: LA RISATA.
Prendi ad esempio la risata che senti in un film, queste sono, in genere, sempre corrette, e cerca di imitarle.
Registrati e senti quanta differenza c'è.
Se ti metti una mano all'altezza dello sterno, sentirai dei colpetti dati dai movimenti del diaframma.
Esercitati sulla risata!
Buona vita e buona Musica!
Corso di Canto Moderno - Considerazioni sul triangolo equilatero fondamentale
Ciao!
Questo post lo scrivo per fare delle considerazioni sui 3 post precedenti e che vanno a formare ciò che è alla base di tutto un percorso di canto, ovvero il triangolo equilatero fondamentale.
Questo post lo scrivo per fare delle considerazioni sui 3 post precedenti e che vanno a formare ciò che è alla base di tutto un percorso di canto, ovvero il triangolo equilatero fondamentale.
Questi tre aspetti forse all'inizio ti lasceranno perplesso, ma sono davvero la pietra filosofale su cui devi iniziare il tuo percorso di canto.
Lavorando su questi tre aspetti riuscirai, successivamente, ad ottenere i risultati dagli esercizi specifici per farti migliorare la tecnica vocale.
Se durante un esercizio tecnico non riuscirai a progredire, al 90% il problema sarà situato in uno di questi tre aspetti.
RICORDALO!
TORNA A RILEGGERE FREQUENTEMENTE I PRIMI TRE POST!
Se sei molto giovane probabilmente non avrai visto il film Karate kid ( l'originale degli anni '80 con Ralph Macchio); in quel film, il protagonista, si rivolge ad un uomo Giapponese per farsi insegnare il karate.
Egli accetta; ma i primi esercizi che vengono fatti fare al giovane sono di dipingere lo steccato e dare la cera e togliere la cera alle tante macchine che il maestro aveva!
Ovviamente c'era un motivo ben preciso e non era un modo che il nipponico aveva per sfruttare il ragazzo!
Tuttavia per comprenderlo ci sarebbe voluto del tempo; anche nel nostro caso è la stessa situazione.
Che tu ti sia appena approcciato al canto o tu abbia già incontrato i primi ostacoli oppure tu sia un cantante già avanzato che a volte non riesce a dare il 100% , in questi tre aspetti si annida quasi sicuramente il tuo problema.
Questo corso che trovi sul blog, ovviamente non può sostituire un buon insegnante che ti vede e capisce su cosa dovrai lavorare maggiormente, quindi il mio consiglio è di iniziare con un insegnante della tua città.
Bene, con questo concludo questo post.
Buona Vita e buona Musica!
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mercoledì 20 maggio 2015
Corso di Canto Moderno - Il rilassamento
Ciao!
In questo post parleremo di rilassamento.
guarda il video Canta anche tu! il rilassamento
Intanto facciamo subito una precisazione sul rilassamento, infatti esso può riferirsi a due aspetti diversi:
Il primo rappresenta le correzioni date dalle tensioni muscolari provocate da cattive posture ( vedi post precedente sulla postura ).
In questo post parleremo di rilassamento.
guarda il video Canta anche tu! il rilassamento
Intanto facciamo subito una precisazione sul rilassamento, infatti esso può riferirsi a due aspetti diversi:
- Rilassamento fisico
- Rilassamento emotivo ( stress )
Il primo rappresenta le correzioni date dalle tensioni muscolari provocate da cattive posture ( vedi post precedente sulla postura ).
Il secondo invece rappresenta il fantomatico stress, ovvero il male della nostra epoca moderna.
Come abbiamo visto nel post sulla postura, il nostro cattivo equilibrio posturale si trasmette al canto poichè fa sì che si abbiano contratti dei muscoli che non dovremmo usare e, di conseguenza, non riusciamo ad utilizzare efficacemente i muscoli che dovremmo usare ovvero il diaframma in fase inspiratoria e gli addominali in fase fonatorio-espirativa.
Per correggere tali tensioni abbiamo visto che dobbiamo rilassare alcuni muscoli e aumentare la tonicità di altri.
Ho accennato ai muscoli antagonisti perchè il nostro apparato scheletrico ( le nostre ossa ) risente della trazione dei muscoli; quindi se un muscolo esercita una trazione eccessiva in una direzione, mentre il muscolo antagonista è debole e non bilancia questa forza, il nostro apparato scheletrico ne subirà le conseguenze!
Vediamo un esempio:
In questa immagine puoi vedere due pugili a tu per tu; il pugile a sinistra ha una postura scorretta data proprio da questa anteposizione delle spalle che lo obbliga a piegare il collo indietro per guardare il suo avversario.
Il pugile a destra, invece ha le spalle in asse ( dritte quindi ) e come puoi vedere, il collo è dritto e il mento è parallelo al pavimento.
Vediamo perchè:
In questa immagine vediamo il deltoide che si divide in
- Deltoide anteriore
- Deltoide laterale
- Deltoide posteriore
Bene, il deltoide anteriore e il deltoide posteriore sono muscoli antagonisti.
Quindi per avere le spalle in asse bisogna che questi due muscoli esercitino la stessa trazione!
Nella vita di tutti giorni noi usiamo molto di più il deltoide anteriore di quello posteriore che non viene mai utilizzato ( a meno che non venga fatto con coscienza in palestra!);
Questo perché è un muscolo che partecipa ai movimenti dei muscoli pettorali ad esempio se facciamo i piegamenti sulle braccia ( le cosiddette "flessioni").
"Sì, ma cosa devo fare quindi ??!??" ti starai chiedendo.
Semplice: STRETCHING!
In questa foto vedi due esercizi che puoi fare per allungare i muscoli deltoide anteriore e gran pettorale.
Per fare correttamente l'esercizio della prima figura fai così:
- Cerca una parete o un mobile ben stabile
- Poniti accanto ad essa
- Alza il braccio all'altezza della spalla e poggia il palmo della mano alla superficie
- Ruota con i piedi nella direzione opposta alla parete
- Mantieni la posizione per 20 secondi
- Ripeti tutto con l'altro braccio
- Ripeti di nuovo per altre due volte per ogni braccio
Bene, sentirai il muscolo che tira; non esagerare, basta che tu senta la tensione, non devi arrivare a sentire dolore!
Mi raccomando!
Per potenziare invece il deltoide posteriore, basta un esercizio che puoi fare in casa con due bottigliette da mezzo litro riempite di sale.
![]() |
| Fig. A - Posizione di partenza |
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| Fig. B -Fase positiva - Contrazione del muscolo |
Questo esercizio di aperture fatto da seduti, ti aiuta a mantenere la schiena rilassata.
Infatti devi usare solo le braccia per fare questo esercizio!
La schiena non deve intervenire!
- Dalla posizione di partenza ( fig. A) inspira
- Tira su le braccia lentamente, mentre espiri l'aria, ( fino a portarle come nella figura B ) facendo attenzione che i palmi delle mani siano all'interno, paralleli alle gambe e che i gomiti siano leggermente flessi e mantenuti costanti durante tutto l'arco del movimento.
- Torna alla posizione di partenza
- Ripeti per 12 volte poi riposa per un minuto e ripeti altre dodici volte, quindi riposa un altro minuto ed effettua una altra serie da 12.
Se senti che le bottigliette con sale sono troppo pesanti, inizia con le bottigliette con acqua o anche senza pesi, e aumenta gradualmente il carico.
Già questi esercizi ti aiuteranno, ma ne serviranno altri che ti illustrerò in futuro.
Basta che fai i due esercizi un paio di volte a settimana.
Ora parliamo dell'altro tipo di rilassamento ovvero quello emotivo ( anche se poi anche questo va a trasformarsi in tensione muscolare) .
La nostra vita ci porta ad avere degli stress dati da lavoro, famiglia, studio etc. tuttavia lo stress non è di per sè negativo.
Se noi affrontiamo l'evento stressante in maniera positiva riuscendo a risolvere la situazione, parleremo di eustress se invece non ci riusciamo questo ci porterà a sentirci male e in questo caso parleremo di distress.
Se vedi che uno stress emotivo ti comporta grave disagio, rivolgiti a uno psicologo, sono lì per questo!
Se invece il tuo stress è più lieve, puoi fare degli esercizi di rilassamento molto semplici.
Fai così:
- Cerca su youtube una musica rilassante di tuo gradimento
- Sdraiati sul letto, su un tappetino o su una sdraio in cui ti senti comodo in modo che le tue braccia siano lungo al corpo ma non lo tocchino e le gambe siano distese e non incrociate
- Cerca di essere solo o senza persone che ti possano disturbare in un ambiente confortevole.
- Incomincia con fare alcuni respiri profondi ( ovviamente seguendo la respirazione diaframmatica del primo post )
- Mentre respiri cerca di rilassare tutti i muscoli del corpo pensando di sprofondare col corpo verso il suolo
- Poni lentamente l'attenzione verso le parti del corpo; parti con la mano destra e cerca di sentirla rilassata e pesante poi passa al braccio destro, poi alla mano sinistra, al braccio sinistro, poi al piede destro, ala gamba destra etc.
- Quando avrai terminato, prenditi altri minuti in cui ti concentri sulla respirazione e cerchi di non pensare a niente di negativo ( lo so, è difficile!)
- Cerca di farlo ogni giorno per almeno 20 minuti, scegli un momento della giornata a tuo piacimento anche prima di andare a dormire ( in questo modo riposerai meglio! )
La prima volta che li ho fatti io, mi sembrava di avere una scossa elettrica che mi passava attraverso il corpo! E il bello è che pensavo di essere rilassato!!!
Quindi se credi di essere rilassato, probabilmente non lo sei!
Fai questi esercizi e vedrai che starai meglio e canterai sempre meglio!
Buona vita e buona musica! :-)
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Ubicazione:
Firenze, Italia
sabato 16 maggio 2015
Corso di Canto Moderno - La postura
Ciao!
Nel precedente post abbiamo visto come avviene la respirazione e come accertarci di farla bene, in questo post invece ci concentreremo su un altro aspetto importantissimo nel canto.
Stiamo parlando della postura.
guarda il video Canta anche tu! La postura
In questa immagine vediamo al centro una persona con una postura corretta, mentre i due esempi laterali rappresentano delle situazioni scorrette.
L'esempio a destra nella figura, è un caso tipico riscontrabile nella maggioranza delle persone sedentarie che non praticano sport o nei ragazzi giovani, sopratutto quelli che non hanno una muscolatura adeguata.
Vediamo subito di capire come le posture scorrette influenzino negativamente il canto oltre a provocare dei fastidiosissimi mal di schiena.
Se abbiamo i muscoli contratti la respirazione non potrà MAI avvenire in maniera ottimale.
Possiamo dire che una buona postura è data dall' equilibrio delle forze muscolari.
Una tonicità armoniosa della muscolatura del corpo è la chiave per una postura corretta.
Una postura scorretta quasi sempre è data da squilibri di forze tra muscoli che compiono movimenti opposti.
Non entrerò troppo nello specifico perchè questo è un corso di canto, tuttavia se sarai interessato ad approfondire questo interessante argomento, puoi cercare anche on-line "muscoli antagonisti", "paramorfismi e dismorfismi" e farti un' idea di quanto questi aspetti siano importanti per il canto e il tuo benessere.
Quello che però voglio farti vedere è il rapporto che c 'è nelle tre curvature mobili che abbiamo nella colonna vertebrale
In questa immagine vediamo la nostra colonna vertebrale di profilo è le tre curvature funzionali che sono lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare.
Queste curvature sono importanti perché se sono nel loro range funzionale, ci permettono di scaricare uniformemente il nostro peso corporeo, quindi possiamo definire le tre curvature dei veri e propri ammortizzatori.
Basta che una sola delle tre curvature sia disequilibrata e il nostro ammortizzamento si ridurrà del 50 %!
Al momento che la nostra colonna vertebrale non ammortizza bene, i nostri muscoli saranno costretti ad attuare una serie di compensazioni per cercare di limitare i danni e che ci porteranno a contrarre dei muscoli che dovrebbero essere rilassati ( ad esempio il trasverso dell'addome!), ostacolando l'inspirazione diaframmatica.
Un errore comune che viene fatto e di cui ti puoi rendere facilmente conto quando canti, è quello di andare in alto con la testa mentre canti delle note più alte.
fai questo semplice esercizio:
Emetti una nota, e mentre lo fai, prova ad andare indietro con la testa come se volessi guardare al soffitto.
Lo hai fatto ? Bene. Allora ti sarai reso conto di come la nota cambierà di frequenza ovvero diventerà "crescente" potrebbe addirittura diventare mezzo tono o un tono più alta!
Questo avviene perchè, mentre sali con la testa e pieghi il collo, il "tubo" da cui passa l'aria, ovvero la trachea, si piega a livello della laringe ( dove sono collocate le corde vocali); per farti un esempio classico è la stessa cosa che avviene quando annaffi con la pompa dell'acqua se pieghi quest'ultima o ci metti un piede sopra: In questo caso vedrai che l'acqua aumenterà la pressione aumentando il getto e arrivando più lontano.
Per concludere con la postura, parliamo dei piedi.
I piedi sono i nostri primi ammortizzatori !
Quando camminiamo i nostri piedi ammortizzano e rilanciano il nostro corpo ad ogni passo;
questo avviene tramite i movimenti di pronazione e supinazione.
I nostri piedi hanno un arco plantare che si riduce quando poggiamo il piede in terra e, come una molla, ci dà la spinta per camminare in avanti.
Se il nostro arco plantare non è funzionale, avremo i casi di iper-pronazione e iper-supinazione ( o ipo-pronazione) in questi casi i nostri piedi non ammortizzano e avremo dolori alle caviglie e dolori alla schiena; i problemi dei piedi andranno a sommarsi e/o a provocare i problemi che abbiamo visto alla colonna vertebrale.
In questa foto vediamo come si presenta il nostro piede visto da dietro nei tre casi che abbiamo esposto:
In quest'altra immagine vediamo l'impronta che lascia il nostro piede, nei tre casi sopra esposti come avviene, ad esempio, quando camminiamo al mare sulla sabbia bagnata.
Per scoprire il tuo tipo di appoggio puoi fare un semplice test chiamato test del bagnato:
Nel precedente post abbiamo visto come avviene la respirazione e come accertarci di farla bene, in questo post invece ci concentreremo su un altro aspetto importantissimo nel canto.
Stiamo parlando della postura.
guarda il video Canta anche tu! La postura
In questa immagine vediamo al centro una persona con una postura corretta, mentre i due esempi laterali rappresentano delle situazioni scorrette.
L'esempio a destra nella figura, è un caso tipico riscontrabile nella maggioranza delle persone sedentarie che non praticano sport o nei ragazzi giovani, sopratutto quelli che non hanno una muscolatura adeguata.
Vediamo subito di capire come le posture scorrette influenzino negativamente il canto oltre a provocare dei fastidiosissimi mal di schiena.
Se abbiamo i muscoli contratti la respirazione non potrà MAI avvenire in maniera ottimale.
Possiamo dire che una buona postura è data dall' equilibrio delle forze muscolari.
Una tonicità armoniosa della muscolatura del corpo è la chiave per una postura corretta.
Una postura scorretta quasi sempre è data da squilibri di forze tra muscoli che compiono movimenti opposti.
Non entrerò troppo nello specifico perchè questo è un corso di canto, tuttavia se sarai interessato ad approfondire questo interessante argomento, puoi cercare anche on-line "muscoli antagonisti", "paramorfismi e dismorfismi" e farti un' idea di quanto questi aspetti siano importanti per il canto e il tuo benessere.
Quello che però voglio farti vedere è il rapporto che c 'è nelle tre curvature mobili che abbiamo nella colonna vertebrale
In questa immagine vediamo la nostra colonna vertebrale di profilo è le tre curvature funzionali che sono lordosi cervicale, cifosi dorsale e lordosi lombare.
Queste curvature sono importanti perché se sono nel loro range funzionale, ci permettono di scaricare uniformemente il nostro peso corporeo, quindi possiamo definire le tre curvature dei veri e propri ammortizzatori.
Basta che una sola delle tre curvature sia disequilibrata e il nostro ammortizzamento si ridurrà del 50 %!
Al momento che la nostra colonna vertebrale non ammortizza bene, i nostri muscoli saranno costretti ad attuare una serie di compensazioni per cercare di limitare i danni e che ci porteranno a contrarre dei muscoli che dovrebbero essere rilassati ( ad esempio il trasverso dell'addome!), ostacolando l'inspirazione diaframmatica.
Un errore comune che viene fatto e di cui ti puoi rendere facilmente conto quando canti, è quello di andare in alto con la testa mentre canti delle note più alte.
fai questo semplice esercizio:
Emetti una nota, e mentre lo fai, prova ad andare indietro con la testa come se volessi guardare al soffitto.
Lo hai fatto ? Bene. Allora ti sarai reso conto di come la nota cambierà di frequenza ovvero diventerà "crescente" potrebbe addirittura diventare mezzo tono o un tono più alta!
Questo avviene perchè, mentre sali con la testa e pieghi il collo, il "tubo" da cui passa l'aria, ovvero la trachea, si piega a livello della laringe ( dove sono collocate le corde vocali); per farti un esempio classico è la stessa cosa che avviene quando annaffi con la pompa dell'acqua se pieghi quest'ultima o ci metti un piede sopra: In questo caso vedrai che l'acqua aumenterà la pressione aumentando il getto e arrivando più lontano.
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| Nella figura vediamo la trachea collegata ai polmoni che prosegue unendosi a laringe e faringe. |
Per concludere con la postura, parliamo dei piedi.
I piedi sono i nostri primi ammortizzatori !
Quando camminiamo i nostri piedi ammortizzano e rilanciano il nostro corpo ad ogni passo;
questo avviene tramite i movimenti di pronazione e supinazione.
I nostri piedi hanno un arco plantare che si riduce quando poggiamo il piede in terra e, come una molla, ci dà la spinta per camminare in avanti.
Se il nostro arco plantare non è funzionale, avremo i casi di iper-pronazione e iper-supinazione ( o ipo-pronazione) in questi casi i nostri piedi non ammortizzano e avremo dolori alle caviglie e dolori alla schiena; i problemi dei piedi andranno a sommarsi e/o a provocare i problemi che abbiamo visto alla colonna vertebrale.
In questa foto vediamo come si presenta il nostro piede visto da dietro nei tre casi che abbiamo esposto:
- la prima figura ci mostra il caso di iperpronazione, definito anche "piede piatto": Il piede cede all'interno.
- la seconda immagine ci mostra un appogio neutro e funzionale e che quindi ha un asse parallelo al piano di appoggio
- Nel terzo caso abbiamo il caso di ipopronazione, o "piede cavo" : In questo caso il piede tende verso l'esterno e il movimento di pronazione, che dovrebbe avvenire, è incompleto o non avviene.
In quest'altra immagine vediamo l'impronta che lascia il nostro piede, nei tre casi sopra esposti come avviene, ad esempio, quando camminiamo al mare sulla sabbia bagnata.
Per scoprire il tuo tipo di appoggio puoi fare un semplice test chiamato test del bagnato:
- Bagnati i piedi in maniera che non siano eccessivamente grondanti d'acqua.
- Prendi un vecchio giornale ( un quotidiano è l'ideale )
- Metti entrambi i piedi sopra
- Osserva le impronte che hai lasciato con entrambi i piedi
- Paragonali alle immagini qua sopra
- ripeti il test tre volte per assicurarti che il risultato sia sempre uguale, altrimenti potresti aver fatto qualche errore!
- Se le impronte che hai lasciato sono uguali all'appoggio neutro, esulta! :-)
- Se l'impronta è simile al secondo caso ( pronatore come me!) o al terzo ( supinatore ) fai una foto col cellulare e parlane col tuo medico di base.
Nel frattempo evita scarpe piatte come le converse o inserisci delle solette ammortizzanti nelle scarpe ( le trovi in molti negozi sportivi ).
Impara a conoscere il tuo corpo e affidati al tuo medico di base per farti aiutare.
Nel prossimo post parleremo di rilassamento.
Ciao e buona musica! ;-)
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venerdì 15 maggio 2015
Corso di Canto Moderno - La respirazione
Ciao! Sono Massimo Pettignano e questa è la prima lezione del corso di canto che troverai in questo blog.
Se sei arrivato qui probabilmente è perché stai cercando di migliorare le tue capacità canore;
Bene, sei nel posto giusto! ;-)
I primi tre post riguarderanno il "Triangolo equilatero fondamentale" composto da tre aspetti importantissimi: respirazione, postura e rilassamento.
Cercherò di illustrare tutto nel modo più conciso possibile ma è importante che tu capisca che se comprenderai queste cose, sarai in grado di migliorare rapidamente nel canto ma anche nel tuo benessere psicofisico.
La prima cosa che bisogna fare quando si vuole cantare bene, è respirare in maniera corretta.
Lo stile di vita della nostra società fa si che noi, spesso, non respiriamo correttamente; infatti la stragrande maggioranza delle persone utilizza un tipo di respirazione superficiale che oltre ad essere deleteria per il canto, non permette al nostro corpo di ossigenarsi bene.
Ma veniamo al dunque
La respirazione si divide in due fasi:
- Inspirazione, quando introduciamo l'aria nei polmoni
- Espirazione, quando buttiamo fuori l'aria dai polmoni
Nella foto qui sotto vediamo esattamente cosa avviene nel nostro corpo durante la respirazione;
nello specifico possiamo vedere come cambia la forma del diaframma tra inspirazione ed espirazione.
In questa immagine, vediamo come, la prima figura, sia con la pancia in fuori, ma il disegno è stato fatto male è casca a fagiolo per fare l'esempio!
Se sei arrivato qui probabilmente è perché stai cercando di migliorare le tue capacità canore;
Bene, sei nel posto giusto! ;-)
I primi tre post riguarderanno il "Triangolo equilatero fondamentale" composto da tre aspetti importantissimi: respirazione, postura e rilassamento.
Cercherò di illustrare tutto nel modo più conciso possibile ma è importante che tu capisca che se comprenderai queste cose, sarai in grado di migliorare rapidamente nel canto ma anche nel tuo benessere psicofisico.
La prima cosa che bisogna fare quando si vuole cantare bene, è respirare in maniera corretta.
Lo stile di vita della nostra società fa si che noi, spesso, non respiriamo correttamente; infatti la stragrande maggioranza delle persone utilizza un tipo di respirazione superficiale che oltre ad essere deleteria per il canto, non permette al nostro corpo di ossigenarsi bene.
Ma veniamo al dunque
La respirazione si divide in due fasi:
- Inspirazione, quando introduciamo l'aria nei polmoni
- Espirazione, quando buttiamo fuori l'aria dai polmoni
Nella foto qui sotto vediamo esattamente cosa avviene nel nostro corpo durante la respirazione;
nello specifico possiamo vedere come cambia la forma del diaframma tra inspirazione ed espirazione.
Come vediamo nella prima figura, il diaframma si abbassa e permette ai polmoni di riempirsi completamente; nella seconda invece, il diaframma si rilassa e risale durante la fuoriuscita dell'aria.
In quest'altra immagine invece vediamo un dettaglio di profilo, dei cambiamenti che avvengono nelle due fasi della respirazione.
![]() |
Nella prima figura, abbiamo inspirato correttamente utilizzando il diaframma, i polmoni sono pieni e la pancia è "gonfiata" in avanti; questa dilatazione è data proprio dal movimento del diaframma.
Nella seconda figura l'aria è uscita, il diaframma è risalito e la pancia è tornata in posizione normale.
Se noi non respiriamo correttamente, durante la fase di inspirazione, il diaframma non si contrae rimanendo in posizione alta e quindi non vedremo la pancia dilatarsi.
Attenzione!!!! Se la pancia va in avanti non è per forza un bene!
Infatti potremmo respirare scorrettamente ma assumere un atteggiamento ipercifotico/iperlordotico ( che vedremo più dettagliatamente quando parleremo della postura )
In questa immagine, vediamo come, la prima figura, sia con la pancia in fuori, ma il disegno è stato fatto male è casca a fagiolo per fare l'esempio!
Se guardiamo attentamente, vediamo che il torace nella prima figura non è dritto come nella seconda, questo è ciò che avviene quando andiamo in avanti con la pancia inarcando la schiena.
Bisogna stare molto attenti a non fare questo movimento poichè, questo, ci porterebbe ad utilizzare i muscoli della regione lombare causandoci un fastidiosissimo mal di schiena!
Abbiamo parlato tanto del diaframma finora ma senza guardarlo nello specifico; questo potente muscolo, come vediamo dalla foto, ha una forma a cupola, è situato all'altezza dello sterno e divide il torace dall'addome.
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| Il diaframma |
A questo punto abbiamo visto come avviene la respirazione corretta.
Tuttavia ora dovrai assicurarti che la tua respirazione lo sia!
Come?
Puoi fare alcuni semplici test:
- Sdraiato a pancia in su, (come in figura sottostante) respira normalmente mettendo una mano sulla pancia; se la mano si alza quando inspiri e si abbassa quando espiri, la respirazione è corretta.
- In piedi davanti ad uno specchio, con le mani distese lungo i fianchi, inspira ed espira : se le spalle si alzano, la respirazione non è corretta.
Bene, fino ad adesso abbiamo visto la respirazione nel suo aspetto comune.
Tuttavia quando la applichiamo al canto, questa dovrà subire un ulteriore processo.
Infatti quando espiriamo normalmente, buttiamo fuori l'aria in un istante , mentre quando cantiamo dobbiamo utilizzare l'aria più a lungo; per fare questo abbiamo bisogno di un sostegno che ci viene dato dai muscoli addominali. Questi muscoli applicano una giusta forza che si oppone alla risalita del diaframma permettendoci di avere una colonna d'aria che utilizzeremo per cantare.
Nella figura vediamo i muscoli addominali che si dividono in :
- Obliqui interni ed esterni
- Retto dell'addome (il famoso "six pack") diviso nel mezzo dalla linea alba
- Trasverso dell'addome
Quest'ultimo è molto importante! Il trasverso è il muscolo che utilizziamo quando portiamo la pancia in dentro per agganciarci i pantaloni, ed è il principale ostacolo all'inspirazione diaframmatica!
Infatti se noi abbiamo questo muscolo contratto mentre inspiriamo, il diaframma non si abbasserà.
Un esercizio di fondamentale importanza che ci farà da cartina tornasole per comprendere se abbiamo fatto tutto giusto, è l'esercizio della esse.
Questo esercizio consiste nell'emettere una esse ( una cosa simile a quando facciamo "shhhh" come per richiedere silenzio solo che in questo caso , per emettere la esse la punta della lingua sarà in una posizione diversa ovvero molto vicina ai denti ):
Quando fai questo esercizio, metti le mani "acchiappandoti" i fianchi tra pollice e dita: Mentre emetti la esse dovresti sentire una dilatazione dei fianchi
Un' immagine utile che puoi avere in mente per fare questo esercizio è l'esempio del palloncino: Dopo aver gonfiato un palloncino lo teniamo all' estremità per far si che non si sgonfi, se allentiamo la presa, l'aria uscirà fuori in maniera omogenea. Questo è quello che deve avvenire quando facciamo questo esercizio.
Se la esse risulta omogenea ovvero senza interruzioni o cali d'intensità per tutta la sua durata, avrai fatto tutto giusto!
In questo caso congratulazioni!!
In caso contrario questo sarà il tuo primo obiettivo!
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