Ciao!
Oggi vediamo nel dettaglio la mandibola e le sue correlazioni laringee!
Abbiamo già visto quanto l'apertura della bocca sia importante nel canto e ci siamo soffermati sull'aspetto dell'apertura orofaringea; oggi invece la analizziamo dal punto di vista muscolare.
Se la mandibola è troppo rigida durante il canto, non potremo riuscire a cantare bene poichè genereremo un effetto a catena di contrazione tramite i muscoli intrinseci alla laringe avendo in contrazione tutti i muscoli che le si collegano direttamente ed indirettamente fino ad arrivare alla contrazione della lingua che abbiamo visto nel post precedente, collegandosi all'osso ioide arriva a fare da "ancora" alla laringe, limitandone la sua libertà.
Un esercizio che ci è utile per scogliere la mandibola è " l'humming" o per dirla in italiano il masticamento ( o mastichio biascicante per inventarsi un termine nel mio stile! :-) )
L'esercizio è apparentemente semplice : basta emettere un vocalizzo , mentre si compie l'atto di masticare come fanno le mucche quindi ruotando leggermente la mandibola da sx a dx e viceversa anzichè aprendola e chiedendola in verticale.
Come penso ormai sia palese, tutti gli esercizi servono a rilassare i singoli distretti corporei uno ad uno, e quindi, liberare completamente il corpo dalle proprie tensioni.
Da qui è chiaro perchè ho iniziato questo corso dal rilassamento; infatti possiamo pensare allo studio del canto a due linee di lavoro sul rilassamento: una parte dal rilassamento globale del corpo tramite un rilassamento emotivo e l'altra parte tramite gli esercizi sui distretti corporei ( mandibola, lingua etc) per congiungersi e aiutare il rilssamento totale.
Ultima considerazione: Se guardiamo l'immagine della mandibola ed il suo movimento , è chiamra l'analogia con la cartilagine tiroidea!
Sarà un caso o c' è lo zampino degli alieni? Mistero ( pronunciato con la voce di Enrico Ruggeri!) :-)
Buon Lavoro, Buona Musica, BUONA VITA!
Massimo Pettignano
lunedì 23 novembre 2015
lunedì 16 novembre 2015
Corso Di canto Moderno - La laringe 2
Ciao!
In questo post continuiamo a parlare di LAringe soffermandoci sulla correlazione con lingua e osso ioide.
Abbiamo visto come alcuni muscoli determinano le variazioni della posizione della laringe, quello che dobbiamo capire e definire è che abbiamo due tipi di muscoli che intervengono durante la fase canora:
In questo post continuiamo a parlare di LAringe soffermandoci sulla correlazione con lingua e osso ioide.
Abbiamo visto come alcuni muscoli determinano le variazioni della posizione della laringe, quello che dobbiamo capire e definire è che abbiamo due tipi di muscoli che intervengono durante la fase canora:
- Muscoli Intrinseci, ovvero i muscoli piccoli che determinano una microregolazione delle parti anatomiche proprie della laringe e della tensione delle corde vocali.
- Muscoli estrinseci, Grandi catene muscolari che fanno un grosso lavoro per permettere ai muscoli intrinseci di compiere il loro lavoro minuzioso
I muscoli addominali ad esempio vengono utilizzati proprio con questo scopo, in maniera che i piccoli intrinseci si occupino del loro lavoro facendo sì che non vi siano tensioni muscolari all'altezza del collo.
Per quanto riguarda la correlazione tra lingua e osso ioide, c'è da sottolineare che i muscoli della lingua sono collegati all'osso ioide e che esso a sua volta e collegato a dei muscoli che si collegano allo sterno .
Questo ci fa capire perchè se noi abbiamo la lingua contratta e i muscoli del collo tesi, stiamo bloccando i movimenti della laringe.
Come al solito non mi addentro eccessivamente nelle definizioni o ai nomi dei principali muscoli, poichè non lo vedo fondamentale per il lavoro di studio, in quando non siamo a valutare il tutto dal punto di vista foniatrico; ovviamente chi è interessato ad approfondire lo può fare!
UN esempio che faccio per correlare il rapporto dei muscoli i. ed e. è quello con Il trasloco:
Se devo fare un trasloco chiamerò un mio amico Muscoloso come Mastro Lindo e non Pippo Franco!!! :-)
Allo stesso modo se utilizzo i muscoli intrinseci per fare il lavoro degli estrinseci, sono un "bischero" come si dice a Firenze o, per dirla in maniera più fine, non sono molto oculato!
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA!
lunedì 9 novembre 2015
Corso Di canto Moderno - La laringe 1
Ciao!
Oggi inizieremo ad addentrarci nella fisiologia della voce cercando di conoscere meglio la laringe, sede del suono vocale.
La cosa interessante è che la laringe nasce con lo scopo di diga tra i polmoni e il resto del corpo servendoci quando facciamo sforzi o atti fisici come il parto, il sollevamento di grossi pesi etc.
Ma ovviamente a noi interessa il suo utilizzo a livello canoro.
In questa prima parte ci focalizzeremo sulla cartilagine tiroide e le due aritenoidee
La tiroide è la parte frontale dove si congiungono le corde vocali, e che, sopratutto nel maschio, possiamo vedere nel cosidetto pomo d'adamo.
Quando abbiamo parlato di sbadiglio abbiamo visto come l'abbassamento della laringe, collegato proprio al movimento della tiroide e che ha una forma di elmo, determina una variazione del colore del suono e la possibilità di emettere delle note che altrimenti non riusciremmo a cantare se non con un grande sforzo in una posizione non corretta.
Le cartilagini aritenoidee, invece sono poste posteriormente e si congiungono ognuna ad una plica vocale; esse hanno una forma di due cursoi che compiono diversi movimenti differenti e che determinano delle variazioni della posizione delle corde tra di esse.
Nella figura vediamo le posizioni di:
Come possiamo vedere lo spazio glottideo tra le cv cambia notevolmente tra la respirazione e l'emissione del suono.
In quest'altra immagine invece vediamo nello specifico i movimenti che le c. aritenoidi compiono e che sono:
a) Intrarotazione, quando ruotano verso l'interno
b) Extrarotazione, quando ruotano verso l'interno
c) Adduzione, quando si avvicinano congiungendosi
Ovviamente questi movimenti avvengono tramite l'utilizzo di muscoli specifici che non citerò poichè non mi interessa addentrarmi eccessivamente in un ambito di competenza foniatrica, ma dare la giusta importanza a ciò che avviene a livello fisico.
il movimento delle aritenoidi si associa al sorriso e ai movimenti che abbiamo visto quando parliamo di suono in maschera.
BUon Lavoro, buona Musica, BUONA VITA!
( fonte "A.Bottero - La rieducazione della voce attraverso la ginnastica respiratoria")
Oggi inizieremo ad addentrarci nella fisiologia della voce cercando di conoscere meglio la laringe, sede del suono vocale.
La cosa interessante è che la laringe nasce con lo scopo di diga tra i polmoni e il resto del corpo servendoci quando facciamo sforzi o atti fisici come il parto, il sollevamento di grossi pesi etc.
Ma ovviamente a noi interessa il suo utilizzo a livello canoro.
In questa prima parte ci focalizzeremo sulla cartilagine tiroide e le due aritenoidee
La tiroide è la parte frontale dove si congiungono le corde vocali, e che, sopratutto nel maschio, possiamo vedere nel cosidetto pomo d'adamo.
Quando abbiamo parlato di sbadiglio abbiamo visto come l'abbassamento della laringe, collegato proprio al movimento della tiroide e che ha una forma di elmo, determina una variazione del colore del suono e la possibilità di emettere delle note che altrimenti non riusciremmo a cantare se non con un grande sforzo in una posizione non corretta.
Le cartilagini aritenoidee, invece sono poste posteriormente e si congiungono ognuna ad una plica vocale; esse hanno una forma di due cursoi che compiono diversi movimenti differenti e che determinano delle variazioni della posizione delle corde tra di esse.
Nella figura vediamo le posizioni di:
- a) espirazione,
- b) inspirazione,
- c) grido,
- d) fonazione.
Come possiamo vedere lo spazio glottideo tra le cv cambia notevolmente tra la respirazione e l'emissione del suono.
In quest'altra immagine invece vediamo nello specifico i movimenti che le c. aritenoidi compiono e che sono:
a) Intrarotazione, quando ruotano verso l'interno
b) Extrarotazione, quando ruotano verso l'interno
c) Adduzione, quando si avvicinano congiungendosi
Ovviamente questi movimenti avvengono tramite l'utilizzo di muscoli specifici che non citerò poichè non mi interessa addentrarmi eccessivamente in un ambito di competenza foniatrica, ma dare la giusta importanza a ciò che avviene a livello fisico.
il movimento delle aritenoidi si associa al sorriso e ai movimenti che abbiamo visto quando parliamo di suono in maschera.
BUon Lavoro, buona Musica, BUONA VITA!
( fonte "A.Bottero - La rieducazione della voce attraverso la ginnastica respiratoria")
lunedì 2 novembre 2015
Corso Di Canto Moderno - I colori della voce
Ciao!
In questo post ti voglio parlare dei colori vocali.
Abbiamo visto, durante quasto percorso di canto, vari esercizi che ci avvicinano alla meta per diventare dei cantanti di livello, ma a questo punto a mio avviso è importante avere in mente una cosa: la nostra voce può essere molto duttile e ci permette di poter cantare più generi musicali con qualità vocali differenti.
Spesso si tende ad avere una impostazione vocale troppo rigida che rischia di limitarci , anzichè una propria " tavolozza di colori vocali" che ci può rendere dei veri e propri pittori del suono.
Anche nel canto possiamo utilizzare alcune definizioni che vengono usate da attori e doppiatori che sanno benissimo che per un uso professionale e per avere una comunicazione efficace, hanno bisogno di modulare la voce in base al sentimento che vogliono esprimere.
Vediamo delle brevi definizioni dei colori della voCe nel parlato tratte dal libro "La tua voce può cambiare la tua vita" di Ciro Imparato:
Per ottenere qualità vocali differenti dovremo imparare a miscelare a questi col0ri sopradescritti, gli elementi che abbiamo visto finora
quali:
In questo post ti voglio parlare dei colori vocali.
![]() |
| Immagine tratta dal sito www.vitaesalute.net |
Abbiamo visto, durante quasto percorso di canto, vari esercizi che ci avvicinano alla meta per diventare dei cantanti di livello, ma a questo punto a mio avviso è importante avere in mente una cosa: la nostra voce può essere molto duttile e ci permette di poter cantare più generi musicali con qualità vocali differenti.
Spesso si tende ad avere una impostazione vocale troppo rigida che rischia di limitarci , anzichè una propria " tavolozza di colori vocali" che ci può rendere dei veri e propri pittori del suono.
Anche nel canto possiamo utilizzare alcune definizioni che vengono usate da attori e doppiatori che sanno benissimo che per un uso professionale e per avere una comunicazione efficace, hanno bisogno di modulare la voce in base al sentimento che vogliono esprimere.
Vediamo delle brevi definizioni dei colori della voCe nel parlato tratte dal libro "La tua voce può cambiare la tua vita" di Ciro Imparato:
- voce gialla, caratterizzata innanzitutto da un grande sorriso, costante e sincero. È la voce degli speaker radiofonici: simpatici, sorridenti, cordiali e sempre ben disposti verso tutti.
- voce verde. : La voce verde è la voce di quella persona innocua, di chi porge l’altra guancia, di chi non impone la sua personalità ma anzi lascia che sia l’altro a scegliere.
- voce blu La voce blu deve portare l’ascoltatore a pensare che le cose che stiamo dicendo siano come scolpite nella roccia: dirette, sicure, affidabili e incontrovertibili
- voce rossa, quella della spontan3ità, dell’emotività e del calore umano.
- voce grigia è quella della noia e dell’apatia; la voce che si ascolta, purtroppo, in molti ambienti pubblici o tra gli operatori telefonici; è facilmente riconoscibile perché scialba, piatta e inespressiva.
- voce nera invece, è quella della rabbia e dell’ostilità. È la voce che si crea quando discutete, anziché, dialogare. I suoi effetti sono davvero dannosi per chi l’ascolta.
Per ottenere qualità vocali differenti dovremo imparare a miscelare a questi col0ri sopradescritti, gli elementi che abbiamo visto finora
quali:
- Utilizzo del palato molle, con conseguente suono indietro e avanti
- Posizione della laringe, alta bassa etc
- Dinamica ed intensità
- Utilizzo degli atti respiratori modificati (starnuto etc.)
lunedì 19 ottobre 2015
Corso Di Canto Moderno - Il passaggio di registro
Ciao!
In questo post parliamo del passaggio di registro.
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una posizione in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile passa ud una diversa che ci consente
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive: abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile, passa ud una diversa che ci consente di emettere note acute con minor potenza
Se usiamo due paragoni che ci permettono di focalizzare meglio l'attenzione su ciò che avviene alla nostra voce, ci sarà più chiaro lavorare efficacemente per raggiungere il nostro obiettivo.
L'elastico; l'elastico tende il suo corpo aumentando la tensione parimenti alle nostre corde vocali man mano che saliamo verso note più acute.
La cruna di un ago; man mano che saliamo, la tensione delle corde v. determina una riduzione di spazio tra di esse (glottide) e conseguentemente, il passaggio di aria dovrà ridursi per far uscire la nota acuta.
Parimenti a ciò che può avvenire se cerchiamo di mettere un filo grosso all'interno della cruna dell'ago, la nostra voce cambierà in base alla quantità di aria che vogliamo far passare tra le nostre c.v.
Quindi quando cantiamo, noi possiamo avere tre opzioni sbagliate:
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA! :-)
In questo post parliamo del passaggio di registro.
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una posizione in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile passa ud una diversa che ci consente
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive: abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile, passa ud una diversa che ci consente di emettere note acute con minor potenza
Se usiamo due paragoni che ci permettono di focalizzare meglio l'attenzione su ciò che avviene alla nostra voce, ci sarà più chiaro lavorare efficacemente per raggiungere il nostro obiettivo.
L'elastico; l'elastico tende il suo corpo aumentando la tensione parimenti alle nostre corde vocali man mano che saliamo verso note più acute.
La cruna di un ago; man mano che saliamo, la tensione delle corde v. determina una riduzione di spazio tra di esse (glottide) e conseguentemente, il passaggio di aria dovrà ridursi per far uscire la nota acuta.
Parimenti a ciò che può avvenire se cerchiamo di mettere un filo grosso all'interno della cruna dell'ago, la nostra voce cambierà in base alla quantità di aria che vogliamo far passare tra le nostre c.v.
Quindi quando cantiamo, noi possiamo avere tre opzioni sbagliate:
- Rottura: La voce si rompe ad un certo punto e non riuscendo più a salire ci dovremo fermare;
- Falsettata: La voce determina un cambio per salvaguardarsi e va in un falsetto arioso utilizzando le corde false;
- Urlata: La voce diventa urlata, riusciamo a cantare altre note ma sentiamo un grande sforzo che ci fa perdere la voce; ne determina un abbassamento tonale sul parlato e alla lunga ci provocherà disfonie e danni vocali che ci potrebbero costringere a non cantare mai più.
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA! :-)
lunedì 12 ottobre 2015
Corso di canto moderno - La "Maschera"
Ciao!
In questo post parleremo di "maschera".
Per maschera, intendiamo una localizzazione del suono nella parte che comprende naso, zigomi, seni paranasali e labbro superiore, ovvero quella zona che viene coperta da una maschera di carnevale.
Quando pensiamo ad un suono in maschera dobbiamo immaginare il sorriso: questo sorriso fa sì che il labbro superiore si alzi scoprendo i denti incisivi, gli zigomi si alzano e le narici si dilatano.
Inoltre se facciamo l'atto corretto per il canto, dovremo avere un ulteriore movimento quello delle orecchie, infatti esse si alzeranno leggermente.
Il suono in maschera determina delle risonanze che si percepiscono con delle vibrazioni a livello dei denti e del naso.
L'apertura della bocca in senso orizzontale ( sorriso ) determina delle variazioni a livello delle corde vocali che ci permette di emettere note più acute.
Quindi ricordiamoci della maschera anche prima di carnevale ed emettiamo note come se piovesse! :-D
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!
In questo post parleremo di "maschera".
Per maschera, intendiamo una localizzazione del suono nella parte che comprende naso, zigomi, seni paranasali e labbro superiore, ovvero quella zona che viene coperta da una maschera di carnevale.
Quando pensiamo ad un suono in maschera dobbiamo immaginare il sorriso: questo sorriso fa sì che il labbro superiore si alzi scoprendo i denti incisivi, gli zigomi si alzano e le narici si dilatano.
Inoltre se facciamo l'atto corretto per il canto, dovremo avere un ulteriore movimento quello delle orecchie, infatti esse si alzeranno leggermente.
Il suono in maschera determina delle risonanze che si percepiscono con delle vibrazioni a livello dei denti e del naso.
L'apertura della bocca in senso orizzontale ( sorriso ) determina delle variazioni a livello delle corde vocali che ci permette di emettere note più acute.
Quindi ricordiamoci della maschera anche prima di carnevale ed emettiamo note come se piovesse! :-D
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!
lunedì 5 ottobre 2015
Corso di Canto Moderno - Lo sbadiglio
Ciao!
Dopo aver visto l'apertura orofaringea nel post precedente, vediamo adesso ciò su cui bisogna focalizzare l'attenzione per ottenerla.
Grande importanza ricade sicuramente sullo sbadiglio.
Guarda il video Canta anche Tu! Lo sbadiglio
Lo sbadiglio, quando effettuato normalmente, genera all'interno della nostra bocca dei cambiamenti ben precisi, alcuni sono fondamentali per il canto ed altri invece sono deleteri per esso, quindi sta a noi imparare a conoscere questi cambiamenti e lavorare sull'utilizzo esclusivo di quelli che ci sono utili.
Vediamo nello specifico ciò che avviene durante lo sbadiglio:
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!!!
Dopo aver visto l'apertura orofaringea nel post precedente, vediamo adesso ciò su cui bisogna focalizzare l'attenzione per ottenerla.
Grande importanza ricade sicuramente sullo sbadiglio.
Guarda il video Canta anche Tu! Lo sbadiglio
Lo sbadiglio, quando effettuato normalmente, genera all'interno della nostra bocca dei cambiamenti ben precisi, alcuni sono fondamentali per il canto ed altri invece sono deleteri per esso, quindi sta a noi imparare a conoscere questi cambiamenti e lavorare sull'utilizzo esclusivo di quelli che ci sono utili.
Vediamo nello specifico ciò che avviene durante lo sbadiglio:
- il palato molle si alza
- la laringe si abbassa arrivando a schiacciarsi
- la lingua si abbassa e si retrae
- la mandibola si abbassa aprendo la bocca esternamente
- la laringe si schiaccia; in questo caso questo schiacciamento genererà un suono definito intubato e che ricorda la voce di yoghy il simpatico orso dei cartoni animati! :-)
- la lingua si retrae; questo occlude il passaggio dell'aria creandoci sforzo nel cantare.
- apertura del palato molle; questa apertura ci migliora la qualità del suono arricchendo la nostra voce di armonici e aumentando la nostra cavità orofaringea
- abbassamento della laringe senza schiacciamento; questo ci regala un suono più scuro e ci permette il passaggio alle note più acute
- abbassamento della lingua senza retrazione; quando la lingua si abbassa, la nostra cavità orofaringea aumenta e essa stessa, essendo collegata alla laringe, determina l'abbassamento della laringe.
- abbassamento della mandibola che aumenta la nostra apertura esterna aiutandoci ad aumentare il volume della nostra voce.
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!!!
Iscriviti a:
Commenti (Atom)










