Ciao!
In questo post parliamo del passaggio di registro.
Quando
facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una
sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si
rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare
qualcosa per riuscire ad emettere le note successive abbiamo bisogno di
fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una posizione in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile passa ud una diversa che ci consente
Quando facciamo un vocalizzo o cantiamo, ad un certo punto abbiamo una sensazione di fatica e arrivati ad una certa nota, la nostra voce si rompe o andiamo in falsetto; in questo punto abbiamo bisogno di fare qualcosa per riuscire ad emettere le note successive: abbiamo bisogno di fare il passaggio di registro.
Questo consiste in una variazione di posizione delle nostre corde vocali che da una posizione definita di grido ovvero una in cui possiamo utilizzare la voce in maniera più forte possibile, passa ud una diversa che ci consente di emettere note acute con minor potenza
Se usiamo due paragoni che ci permettono di focalizzare meglio l'attenzione su ciò che avviene alla nostra voce, ci sarà più chiaro lavorare efficacemente per raggiungere il nostro obiettivo.
L'elastico; l'elastico tende il suo corpo aumentando la tensione parimenti alle nostre corde vocali man mano che saliamo verso note più acute.
La cruna di un ago; man mano che saliamo, la tensione delle corde v. determina una riduzione di spazio tra di esse (glottide) e conseguentemente, il passaggio di aria dovrà ridursi per far uscire la nota acuta.
Parimenti a ciò che può avvenire se cerchiamo di mettere un filo grosso all'interno della cruna dell'ago, la nostra voce cambierà in base alla quantità di aria che vogliamo far passare tra le nostre c.v.
Quindi quando cantiamo, noi possiamo avere tre opzioni sbagliate:
- Rottura: La voce si rompe ad un certo punto e non riuscendo più a salire ci dovremo fermare;
- Falsettata: La voce determina un cambio per salvaguardarsi e va in un falsetto arioso utilizzando le corde false;
- Urlata: La voce diventa urlata, riusciamo a cantare altre note ma sentiamo un grande sforzo che ci fa perdere la voce; ne determina un abbassamento tonale sul parlato e alla lunga ci provocherà disfonie e danni vocali che ci potrebbero costringere a non cantare mai più.
Il lavoro che ogni apprendista cantante fin dall'inizio deve fare è proprio quello di comprendere che la difficoltà sta nel riuscire ad estendere l'elastico vocale (estensione) e riportarlo alla posizione di riposo nella maniera più omogenea possibile riducendo gradualmente la cruna dell'ago (spazio tra le cv, glottide) e il filo che vi passa all'interno (quantità d'aria.
Buon lavoro, Buona Musica, BUONA VITA! :-)
Ciao!
In questo post parleremo di "maschera".
Per maschera, intendiamo una localizzazione del suono nella parte che comprende naso, zigomi, seni paranasali e labbro superiore, ovvero quella zona che viene coperta da una maschera di carnevale.
Quando pensiamo ad un suono in maschera dobbiamo immaginare il sorriso: questo sorriso fa sì che il labbro superiore si alzi scoprendo i denti incisivi, gli zigomi si alzano e le narici si dilatano.
Inoltre se facciamo l'atto corretto per il canto, dovremo avere un ulteriore movimento quello delle orecchie, infatti esse si alzeranno leggermente.
Il suono in maschera determina delle risonanze che si percepiscono con delle vibrazioni a livello dei denti e del naso.
L'apertura della bocca in senso orizzontale ( sorriso ) determina delle variazioni a livello delle corde vocali che ci permette di emettere note più acute.
Quindi ricordiamoci della maschera anche prima di carnevale ed emettiamo note come se piovesse! :-D
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!
Ciao!
Dopo aver visto l'apertura orofaringea nel post precedente, vediamo adesso ciò su cui bisogna focalizzare l'attenzione per ottenerla.
Grande importanza ricade sicuramente sullo sbadiglio.
Guarda il video Canta anche Tu! Lo sbadiglio
Lo sbadiglio, quando effettuato normalmente, genera all'interno della nostra bocca dei cambiamenti ben precisi, alcuni sono fondamentali per il canto ed altri invece sono deleteri per esso, quindi sta a noi imparare a conoscere questi cambiamenti e lavorare sull'utilizzo esclusivo di quelli che ci sono utili.
Vediamo nello specifico ciò che avviene durante lo sbadiglio:
- il palato molle si alza
- la laringe si abbassa arrivando a schiacciarsi
- la lingua si abbassa e si retrae
- la mandibola si abbassa aprendo la bocca esternamente
I fattori negativi tra questi elencati sono
- la laringe si schiaccia; in questo caso questo schiacciamento genererà un suono definito intubato e che ricorda la voce di yoghy il simpatico orso dei cartoni animati! :-)
- la lingua si retrae; questo occlude il passaggio dell'aria creandoci sforzo nel cantare.
I fattori positivi sono:
- apertura del palato molle; questa apertura ci migliora la qualità del suono arricchendo la nostra voce di armonici e aumentando la nostra cavità orofaringea
- abbassamento della laringe senza schiacciamento; questo ci regala un suono più scuro e ci permette il passaggio alle note più acute
- abbassamento della lingua senza retrazione; quando la lingua si abbassa, la nostra cavità orofaringea aumenta e essa stessa, essendo collegata alla laringe, determina l'abbassamento della laringe.
- abbassamento della mandibola che aumenta la nostra apertura esterna aiutandoci ad aumentare il volume della nostra voce.
Bene essendo Lunedì, non ci sarà defficile iniziare ad esercitarsi su di esso, per ricaricare i nostri accumulatori di energia e trovare l'apertura orofaringea che ci permetterà di cantare al meglio e spettinare i pesci rossi!!! :-)
Buon lavoro, buona Musica e BUONA VITA!!!